La personale dell'architetto e designer aperta fino al 7 aprile. Per l'inaugurazione il 17 febbraio è prevista una conversazione con l'artista su "La metropoli primitiva".
Si inaugura il 17 febbraio (ore 17.30), al Blu di Prussia (Via Filangieri 42 – Napoli), in collaborazione con Antonia Jannone disegni di architettura Milano, Opere recenti la personale di Andrea Branzi, artista tra i maggiori esponenti del design neomoderno. In occasione dell'apertura della mostra, alle ore 18, l'artista sarà protagonista di una conversazione con l’arch. Patrizia Ranzo sul tema “La metropoli primitiva”, in concomitanza della proiezione, in anteprima, dell’omonimo video che sarà poi proposto negli Stati Uniti nel corso di un tour delle principali università di settore.
Fondatore, assieme ad altri, del collettivo Archizoom Associati (1964-1974) primo gruppo di avanguardia noto in campo internazionale (nel 2016, il dipartimento di design del Centre Pompidou di Parigi dedicherà una personale) spiega con chiarezza qual è il concetto attorno al quale ruota il suo fare artistico: “Non mi è mai interessato capire la differenza che esiste tra Design e Arte - sottolinea - e individuare il confine che separa queste due attività. Non ho mai accettato quella censura che sembra colpire chi contamina quei due mondi; due mondi limitrofi e parenti tra di loro, che sono stati allontanati dal pregiudizio borghese che consiste nell’assioma sbagliato: l’arte non serve a niente mentre il Design deve essere utile.”
Nello spazio multidisciplinare di Giuseppe Mannajuolo diretto da Mario Pellegrino, propone un corpus di circa 25 opere tra Flat, Maquette/Domus e Luoghi.
FLAT è una collezione, come spiega lo stesso Branzi, “di pannelli d’uso, che si collocano cioè tra il quadro dipinto e la consolle: decorati a mano accolgono nicchie e mensole su cui poggiare libri, lampade, vasi, elementi di arredo. I FLAT sono progetti ibridi, di nuova generazione, che contaminano l’arredamento domestico con la sacralità dell’arte. In un’epoca come la nostra, dove i confini tradizionali delle specializzazioni tendono a sfumare, i FLAT testimoniano che nuove tipologie sono possibili e nuove esperienze funzionali aprono la strada a superfici più espressive destinate a trasformare le nostre superfici decorative in micro-spazi accoglienti e segreti”.
MAQUETTE/DOMUS, invece, sono un esperimento di indagine del confine tra design e arte dove oggetti provenienti da diverse categorie ed epoche storiche si fondono in un unico spazio ideale: frammenti di antiquariato, mosaici romani, affreschi pompeiani, cineserie e oggetti disegnati da Branzi stesso sono accostati a libri, computer e prodotti di consumo. Né arredi, né oggetti decorativi, queste opere combinano e condensano, come meditazioni inconsce, immagini, materiali e ricordi frammentari di un uomo che vive tra il consumismo dei giorni correnti e gli alti riferimenti culturali del passato.
Sino al 7 aprile si può visitare dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 20. Ingresso libero.